L’Eurovision è un grande contenitore di storie, oltre che di musica. Una di queste è quella dell’armena Rosa Linn, artista di strada pronta a conquistare l’Europa

Sono tante le storie che, nel corso degli anni, si sono avvicendate sul palco dell’Eurovision Song Contest. Alcune delle quali sono delle vere e proprie favole. È il caso della giovane Rosa Linn, che tra pochi giorni rappresenterà, sul palco del PalaOlimpico di Torino, la sua Armenia con il brano “Snap“. Lei, che sulle spalle ha un pesante bagaglio di avventure da artista di strada nella sua terra natia, ora è pronta a mettersi in mostra davanti all’Europa intera.

Rosa Linn arriva dalla piccola cittadina di Vanadzor, in Armenia, e sin da ragazzina s’è sentita attratta dalle sette note. Le prime canzoni ha iniziato a scriverle quando aveva circa 11 anni, ma non aveva alcuna ambizione: «Non c’erano soldi o particolari conoscenze – racconta – ero soltanto una bambina con una chitarra e un pianoforte. Tante volte ho pensato di mollare, ma non riuscivo a smettere di fare musica».

La scoperta con la Nvak Foundation

All’improvviso poi, sul percorso della giovane e sognatrice Rosa Linn, è arrivata la Nvak Foundation, un’associazione no profit e label discografica “partorita” da un duo armeno-americano: Alex Salibian e Tamar Kaprelian. Quest’ultima rappresentò l’Armenia all’Eurovision nel 2015 come parte del gruppo Genealogy. La Nvak mette a disposizione dei concreti strumenti per far conoscere la propria arte al servizio di giovani talenti indipendenti, e fu così che scoprirono Rosa Linn.

La cantante spiega: «Loro cercavano talenti e cantautori per offrire loro tutto ciò di cui avrebbero avuto bisogno per realizzare le proprie creazioni. Li ho conosciuti nel 2019, stavo suonando con la mia band. Mi hanno proposto di prendere parte ad un programma estivo a Yerevan, successivamente hanno dato vita a un’etichetta discografica e mi hanno chiesto di entrare a farne parte. Ovviamente ho risposto di sì».

Adesso alle spalle di Rosa Linn c’è un’etichetta discografica che la supporta, ma la cantante con il tempo ha imparato ad avere le spalle larghe e a contare soprattutto su se stessa e sulle proprie forze. Vorrebbe essere d’ispirazione per altri giovani musicisti: «Le probabilità erano contro di me – dice -. L’universo, il mondo, Dio, l’energia, qualcosa renderà il tuo sogno realtà. Lavora sodo, sforzati, sogna in grande e resta sempre obiettivo sulle cose».

All’Eurovision con cuore e leggerezza

Il brano che Rosa Linn presenterà in gara tra pochi giorni all’Eurovision Song Contest s’intitola “Snap“, un brano puramente pop, fatto specialmente di chitarra acustica, che nella sua leggerezza trova i suoi principali punti di forza. Il testo vuole esorcizzare tutte le cose che in una vita non vanno. Conoscenze tossiche e situazioni opprimenti: lo schiocco di dita come una porta aperta sulla spensieratezza e sulla libertà.

«Mi sentivo davvero giù, così come tutti in questi ultimi due anni – ha raccontato la cantante in merito alla scrittura del pezzo –. Ho scritto tutto e l’ho lasciato andare. Alla fine ho capito che ogni difficoltà è più facile da superare quando ti ami un po’ di più e ti prendi cura di te stesso. È questo il mio messaggio. Abbi cura di te stesso e leggi cosa sta realmente succedendo dentro di te. Se qualcosa non va, devi affrontarlo e lavorare per migliorarlo».

Nella performance che, insieme a tutto il suo team, ha preparato per il palcoscenico eurovisivo, è un vero e proprio viaggio non soltanto sul tema della canzone, ma anche sul suo passato da adolescente innamorata della musica, che si rintanava nel suo regno, la sua cameretta, per scrivere le canzoni e sfogare i propri pensieri su carta. Un cerchio che si chiuderà lunedì 10 maggio, quando proverà a portare la sua Armenia nella finale dell’Eurovision 2022 e chissà, magari a portare a casa la prima vittoria in assoluto del paese nella kermesse europea.

Ideatore e fondatore di 4quarti Magazine. Scrittore e giornalista salernitano iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Campania. A dicembre 2023 pubblica "Nudo", il suo primo libro. «Colleziono compulsivamente dischi e mi piace scrivere con la musica ad alto volume».

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