Prima il remix di “Ti sento” firmato Bob Sinclar, adesso il rilancio di “Vacanze romane“: il fenomeno dei Matia Bazar torna a splendere
Potremmo scrivere parole su parole, sviscerare in tutti i modi il concetto della musica senza tempo, quella capace di sopravvivere all’usura degli anni che passano. Eppure quello che a tutti gli effetti potremmo definire come il “risorgimento” del pop d’eleganza e avanguardia targato Matia Bazar è un fenomeno imprevedibile che allo stesso tempo non stupisce: gli anni ’80 nella cultura popolare sono tornati di moda e, musicalmente parlando, come si poteva lasciare indietro una delle formazioni più iconiche e rappresentative di quell’epoca in Italia?
Sarà capitato un po’ a tutti, negli scorsi mesi, di ascoltare su TikTok oppure in radio quella “Ti sento” che, rilasciata nel remoto 1985 come traccia estratta dal disco “Melanchólia“, portò al successo internazionale la band che, allora, vedeva come vocalist l’inconfondibile Antonella Ruggiero con cui i Matia Bazar hanno scritto le pagine più indelebili della loro storia e non solo. Dall’ottobre dell’anno appena trascorso il singolo sta vivendo una nuova primavera grazie al remix di Bob Sinclar.
Uno dei pesi massimi della musica disco ed elettronica, a distanza di dodici anni dal maxi successo “A far l’amore…” rielaborato insieme all’indimenticabile caschetto biondo della musica e dello spettacolo italiano, Raffaella Carrà, è tornato a rimaneggiare un altro brano cult dello sconfinato repertorio pop tricolore. Il remix di “Ti sento” è attualmente il secondo brano dance più trasmesso dalle radio italiane (dati Earone), dando ragione ad un fenomeno, quello dei Matia Bazar, che sta facendo innamorare anche le nuove generazioni.
Non finisce qui: è prossimo a raggiungere nuovamente le radio anche “Vacanze romane“, altro brano simbolo della discografia dei Matia Bazar presentato al Festival di Sanremo del 1983, con cui ottennero il Premio della Critica e incisero ancora una volta il loro tratto distintivo nella musica nostrana. La distribuzione della traccia nelle emittenti radiofoniche coincide con la pubblicazione, fissata per il 26 gennaio, di “Tango“, uno dei più amati album della formazione genovese che compirà quarant’anni e verrà rilasciato sia in digitale che in formato vinile colorato e numerato.
A raccontare la genesi di quel pezzo è la stessa Antonella Ruggiero, che ricorda: «Nei primi mesi del 1982, io, insieme ad Aldo, Carlo, e Giancarlo, decidemmo di dare una vera svolta alle sonorità del nuovo disco che sarebbe dovuto uscire in quell’anno. Il lavoro precedente fu per noi un passaggio tra il pop più convenzionale, seppur di molto successo, e quello successivo. Volevamo decisamente osare di più con qualcosa di inusuale, per questo fu contattato il produttore che in quegli anni realizzava degli arrangiamenti fuori dal comune: Roberto Colombo».
L’artista prosegue: «Convinti che sarebbe stata la persona perfetta per ciò che intendevamo, gli fu data carta bianca e tutto il materiale a disposizione da arrangiare, suonare e assemblare. Era diventato uno di noi». Ruggiero poi conclude: «Fu un periodo molto interessante, pieno di sperimentazioni ed io mi divertivo moltissimo a viaggiare con la voce su quei suoni. Mentre cantavo, in studio di registrazione, in totale ed esaltante libertà espressiva, tenendo in cuffia a volumi esagerati quelle sonorità così surreali, mi pareva di essere all’interno di un fantastico, stupefacente ottovolante sonoro».