Con “Bingo” Margherita Vicario conferma quello che già era nell’aria: è lei la next big thing della musica italiana

Un mese fa ha raggiunto gli scaffali dei negozi di dischi e le piattaforme digitali “Bingo“, il nuovo ed atteso album di una delle artista più promettenti non soltanto della scena musicale italiana al femminile, ma del pop nostrano in generale: Margherita Vicario. Mi sono preso del tempo, ascoltando più volte il suo “Bingo“, per farlo mio e poterne parlare, ed eccoci arrivati al giorno.

Che l’artista romana fosse il futuro della nostra musica è sempre stato piuttosto chiaro. È bastato ascoltare le varie “Abauè“, “Mandela” e “Pincio“, entrambe rilasciate qualche tempo fa e che trovano spazio nella tracklist di “Bingo“, per capirlo. Videoclip curati nei minimi dettagli, musiche interessanti, testi mai banali. Nella proposta della cantautrice romana c’è tanta immagine insomma (la copertina dell’album è meravigliosa), ma anche tanta sostanza.

In questo disco però non ci sono soltanto singoli già rilasciati, tra cui anche “Piña colada” con Izi, ma anche nuove tracce su cui l’artista si diverte e parla fuori dai denti. È il caso di “Troppi preti troppe suore“, brano che difficilmente raccoglierà il plauso dei fedeli, ma che analizzandolo sia dal punto di vista delle tematiche che della musica in sé, viene facile annoverarlo tra i migliori del progetto.

Si fa notare anche “Orango tango“, anche questa rilasciata prima che il disco venisse alla luce, in cui Margherita Vicario punta il dito contro Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, e Giorgia Meloni, il tutto mentre dà origine ad un “Family day pieno di trans e di gay che cantano Happy day“.

A Vanity Fair Margherita Vicario ha detto: «Il bingo è un un posto dove si incontrano le persone, ma è anche il custode di un lato tragico e disastroso come la ludopatia, e di uno più divertente legato all’adrenalina. Tutte queste cose insieme, in un certo modo, rispecchiano la mia scrittura». Un bingo in cui, grazie all’ottima penna della romana, chiunque potrà ritrovarsi.

Nonostante una ben nutrita fetta di persone conosca già e apprezzi la sua musica, sono fermamente convinto che Margherita Vicario sarà la next big thing della nostra musica. Il 2022, magari con un passaggio sanremese, potrebbe finalmente metterla davanti all’attenzione nazionale, portandola fuori dalla scena underground, così com’è stato il 2021 per La Rappresentante di Lista. Solo il tempo ce lo saprà dire, ma i presupposti ci sono tutti.

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Ideatore e fondatore di 4quarti Magazine. Scrittore e giornalista salernitano iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Campania. A dicembre 2023 pubblica "Nudo", il suo primo libro. «Colleziono compulsivamente dischi e mi piace scrivere con la musica ad alto volume».

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