Riflettori puntati su Luna Palumbo. La cantautrice, dopo essersi fatta notare a Una Voce per San Marino con “Batticuore”, si racconta

Un animo ruggente, un animale da palcoscenico che tra le quattro mura della scena musicale underground fatica a restarci. Luna Palumbo è nata per il palco, per quelli grossi, da riempire fino all’ultimo centimetro. Lo ha dimostrato a The Voice, a Musicultura, e una manciata di settimane fa a Una Voce per San Marino, illuminata dalla “benedizione Carrà”, con un pezzo irresistibile che in questa intervista vi presenteremo.

Il festival sammarinese (vinto dai Piqued Jacks, leggi qui), com’è noto, seleziona il rappresentante del Titano per l’Eurovision Song Contest. Al suo primo tentativo, la cantautrice Luna Palumbo ha sfiorato la finalissima, ma è riuscita a farsi notare ed apprezzare da una nicchia che sa essere davvero spietata: il pubblico eurovisivo.

Che il mega carrozzone europeo non possa essere nel futuro – o nel destino – di Luna Palumbo? Chissà, intanto scopriamo cos’ha da dire (spoiler: tanto) in questa chiacchierata che ci ha concesso.

Batticuore” coincide anche con il tuo ritorno a tutti gli effetti sulle scene. Un tuo brano inedito, da solista, mancava infatti da “Una casa piccola”, uscito nel 2020. Cos’è accaduto in questi tre anni?

Sono già passati 3 anni? Come corre il tempo! Scherzi a parte, la verità è che tra ogni mio lavoro, spesso, si interpone una bella distanza temporale. Non è la prima volta, è il mio modo di scandire il tempo ma è più una questione emotiva che discografica. Quello che voglio dire è che io scrivo tanto, tra ogni lavoro non passano anni per carenza di materiale ma per carenza di motivazione. Eh già, come ho spesso detto in molte interviste, io sono il mio più grande nemico ma sono anche la mia scintilla. Alla fine torno sempre e ogni volta sono più forte e cresciuta dell’ultima volta.

Un omaggio a Raffaella Carrà che trasuda da ogni nota. Perché questa scelta (forse anche un po’ rischiosa)?

Mi piace tantissimo il verbo “trasudare”. Esprime a pieno il concetto dietro la mia scelta. In senso intransitivo, trasudare mi sa tanto di “filtrare”, ad esempio “di un liquido, attraverso un materiale poroso, in forma di piccole gocce”. Un’immagine che trovo super esplicativa. Gioisco pensando al fatto che le mie note trasudino la mia riconoscenza. E si, è stata una scelta rischiosa ma consapevole, sono stata ostinata e determinata ma avevo l’urgenza di portare un po’ di Carrà nel micro-cosmo eurovisivo (anche solo arrivando in finale per UVPSM). La Raffa ha significato tanto per la competizione stessa e per me, quindi me la sono giocata contro tutti i “meglio lasciar perdere ed andare sul sicuro” e lo rifarei.

“Batticuore” è il nuovo singolo di Luna Palumbo

A collaborare a questa traccia troviamo ancora una volta Peter Torre. Un sodalizio artistico che avete in mente di far proseguire anche prossimamente?

Ma in realtà l’unico accordo che non esiste tra noi è proprio questo. Il nostro sodalizio è mosso sempre da ispirazione ed urgenze emotive, non è mai scontato e prevedibile.

“Batticuore” è arrivato in concomitanza con la tua prima partecipazione a Una Voce per San Marino. Partiamo dagli inizi: come mai la decisione di iscriverti a quel contest?

Vi racconto un piccolo aneddoto che “trasuda” la risposta a questa domanda. Io mi sono iscritta al concorso il giorno stesso della chiusura delle iscrizioni. Insomma l’ultimo giorno utile per iscriversi. Fino alla fine ho combattuto con me stessa e le mie paranoie. Sono una procrastinatrice seriale e non mi sentivo di avere il pezzo giusto al momento giusto e per questa competizione. Alla fine ho ceduto, in particolare ad una persona molto importante per me che mi ha tamponato in ogni modo affinché mi buttassi in questa avventura. Ha vinto lui e aggiungerei menomale.

Come sappiamo, UVPSM seleziona il rappresentante del microstato per l’Eurovision. Il festival europeo era mai entrato nei tuoi piani, l’hai mai reputato affine al tuo percorso?

L’Eurovision è un Contest molto affine al mio percorso per moltissime ragioni. Un Festival che non era mai entrato nei miei piani prima di quest’anno ma dalla quale ora sono ipnotizzata.

S’è trattato comunque di un’esperienza positiva. Sei arrivata in semifinale, passando anche per il ripescaggio sfiorando la finale. Bilancio definitivo?

Non vedo l’ora di rifarlo. Sono strafelice dell’esperienza vissuta e del risultato portato a casa (principalmente il feedback ottenuto dal mondo eurovisivo).

Tornassi indietro, cambieresti qualcosa o sei soddisfatta del “pacchetto” che hai proposto a San Marino?

Come ho già accennato qualche domanda fa, rifarei tutto uguale e sono molto soddisfatta.

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Luna Palumbo a Una Voce per San Marino 2023

UVPSM ha avuto una forte risonanza sui social, dov’è ormai stato accolto come piccolo fenomeno cult dalla grossa comunità di fan dell’Eurovision. Quali sono stati i commenti che ti hanno fatto maggiormente piacere?

Sono stata accolta e questo mi ha mangiato il cuore. Sono stata accolta con una positività, un’energia, un’idolatria che non mi aspettavo nel modo più assoluto, anzi ero anche un po’ spaventata del feedback eurovisivo. È pazzesco come in quei 3 minuti qualcuno possa affezionarsi a te, aggrapparsi al tuo mondo e restarne folgorato. Che magia.

Qualcuno, ascoltando “Batticuore”, è arrivato addirittura a parlare di plagio alla Carrà. Ti ha fatto soffrire questa cosa?

Partendo dal presupposto che me lo aspettavo, ho recepito la cosa con molta ironia. Anche se, volendo essere sincera del tutto, credo che parlare di plagio sia un’affermazione molto superficiale e banale. Più che far soffrire mi dà noia sentir parlare di plagio perché la recepisco come una grande offesa alla mia intelligenza. Chi plagerebbe un brano usando le stesse parole della canzone originale?

Vediamo attraverso i tuoi social che gli appuntamenti dal vivo proseguono, e incontrarti live sarà molto semplice. Che estate sarà questa per te? Un’estate – anche – di nuove canzoni?

Un’estate di fuoco, in ogni senso. Ci sono tante cose in pentola, il menù è copioso e allettante ma si sa come funziona in cucina. Un attimo di distrazione e bruci tutto.

Giornalista salernitano iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Campania. Colleziono compulsivamente dischi e mi piace scrivere con la musica ad alto volume.

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