Nuovo singolo per Keyra, fuori oggi, nella giornata in cui si celebra la donna, con il singolo “Piccerè“, sugli store digitali con Carosello Records
Prosegue con coerenza e personalità il progetto discografico di Keyra, portato avanti insieme a Carosello Records, che oggi s’arricchisce di una nuova pedina. Si tratta del singolo “Piccerè“, scritto assieme all’amica e collega Palmitessa, prodotto da Robert Ner e pubblicato in occasione di una data non casuale, l’8 marzo. In questo brano l’artista campana racconta di una relazione clandestina che la vide coinvolta anni fa e da cui adesso Keyra intende emanciparsi pubblicamente.
Atmosfere notturne e sensuali caratterizzano questa release, che racchiude nel suo testo un messaggio di fiducia e coraggio diretto a tutte le donne, tema che non si discosta troppo da ciò di cui l’artista parla nella sua musica, in cui è ben distinguibile l’impronta di female empowerment. Questa sera Keyra presenterà dal vivo il nuovo pezzo in uno show al Rocket Club di Milano, all’interno della serata queer Viperrr.
Per chi non mastica il dialetto partenopeo, “Piccerè” sta per “Piccolina“. Questo termine dialettale viene utilizzato spesso in maniera affettuosa, ma che potrebbe in sé essere considerato anche come un diminutivo della persona a cui viene appellato. È il caso di Keyra, che in questa relazione – tenuta ben segreta per volere altrui – s’è sentita spesso chiamare in questo modo, scatenando nell’artista un sentimento difficile da archiviare.
«La prima canzone che scrissi, quando avevo 14 anni, la scrissi per questo ragazzo più grande di me, di cui mi ero follemente invaghita. Esattamente 12 anni dopo, ho scritto “Piccerè” per quella stessa persona, ma con una consapevolezza totalmente diversa. Gli occhi dell’amore non ci sono più, se non verso me stessa. Ho messo un punto di fine a una storia che è durata anni, un tira e molla infinito dove purtroppo mi sono ritrovata molte volte ad essere l’ombra di altre donne perché ero più piccola e tenuta nascosta. Anche nel rispetto delle altre, oltre che verso di me, è stato un bene uscire da quella situazione», racconta Keyra.
«Non sono più una bambina, ma una donna. Il messaggio è: lasciami, lasciami cadere, che tanto mi so rialzare da sola», conclude l’artista campana.