È stata ufficialmente lanciato anche sul mercato italiano “Ladada (Mes Derniers Mots)“, successo dell’olandese Claude
La musica Made in Olanda ha una nuova stella. Si tratta di Claude, artista che dopo aver macinato consensi in patria con il singolo d’esordio “Ladada (Mes Derniers Mots)”, sbarca da oggi ufficialmente anche in Italia con il sostegno di Time Records / Believe, con l’obiettivo di farsi conoscere anche al di là dei confini nazionali.
È noto come di recente numerose novità interessanti, in ambito europeo, siano arrivati propri dai Paesi a nord del vecchio continente. Molti di questi però con background e radici che arrivano da molto lontano. Magari dal Sud America o da Mamma Africa. Impossibile non nominare Stromae, ma Claude non rappresenta un’eccezione quando si parla di melting pot culturale che porta a bellezze da scoprire e ascoltare.
Nella sua musica infatti Claude non disdegna di far confluire tutte le diverse sfumature della sua anima divisa tra due continenti. Dopo l’esordio assoluto da ragazzino, con la partecipazione a The Voice Kids nel 2019, è arrivato l’exploit in patria con questo brano, che l’ha di fatto presentato al pubblico. Adesso però l’artista mira ad allargare il bersaglio.
Nostalgia “à la française”
Una vera e propria confessione. L’ultima, come afferma nel primo verso della traccia. Una canzone che rimane in testa e che con ogni probabilità potrebbe incontrare il favore delle emittenti radiofoniche. È infatti proprio la musica la protagonista del brano, come recita il titolo stesso, “Ladada“, che non necessita di traduzione alcuna.
Di base c’è l’r’n’b, a cui però sono stati aggiunti sprazzi electro pop, dance e non solo. Con innesti sonori, mediante una fisarmonica che ne arricchisce il ritornello, scandito da un mood nosalgico nonostante i BPM lo rendano un pezzo incalzante. Sa di Francia, di romanticismo spietato e suggestiva malinconia che si aggrappa alla speranza di un nuovo sole all’orizzonte.
Interessante anche il videoclip che accompagna “Ladada (Mes Derniers Mots)”. Girato in piano sequenza tra corridoi, scale e devastazione, gioca con i messaggi figurati di oggetti rotti, cocci che rappresentano le schegge di un rapporto straziato, segnato dal tradimento. Le immagini della clip allo stesso tempo però esorcizzano il dolore della separazione, alimentano una fiamma, un fuoco di liberazione per ambo i protagonisti.