Grinta, spensieratezza ed “echi Harry Styl-ish” nel nuovo singolo di Benjamin Ingrosso, “Kite“, lanciato sul mercato italiano
C’è chi lo paragona a Bruno Mars e a George Michael, anche se ascoltando “Kite“, il singolo lanciato in questi giorni nelle radio italiane, si penserebbe più a un Harry Style in salsa scandinava. Di certo però Benjamin Ingrosso sa il fatto suo: attore, modello, cantautore, influencer e personaggio televisivo, adesso ha messo gli occhi sul mercato musicale tricolore, dove farà tappa con il suo tour ad aprile.
Numeri importanti, ottenuti sulle diverse piattaforme di streaming, fanno da biglietto da visita all’artista svedese: oltre 850 milioni di stream, oltre 30 certificazioni tra dischi d’oro e platino, 3 album piazzati al vertice delle classifiche, che ben hanno figurato anche nella top 10 della Spotify Global Debut Chart. Insomma, quello di Benjamin Ingrosso è un nome su cui il pop scandinavo punta un bel po’.
In “Kite“, il suo nuovo singolo, l’artista ha collaborato spalla a spalla con Jon Shave e Anya – che hanno in carniere collaborazioni, rispettivamente, con Britney Spears e Kylie Minogue – con la produzione di Salem Al Fakir e Vincent Pontare. Approdato sul finire di gennaio nei palinsesti radiofonici italiani, il pezzo ha già ottenuto riscontri anche da importanti network nazionali, anche se non è la prima volta che Ingrosso si fa notare in Italia.
Al di là delle origini italiane – tradite dal cognome – Benjamin Ingrosso nel 2018 ha rappresentato la Svezia all’Eurovision Song Contest con l’interessante “Dance you off“. Non vinse ma il brano venne ugualmente promosso nelle radio italiane. Adesso ci riprova con un progetto ben più ampio e strutturato, e con un’identità sicuramente rafforzata da una maggiore maturazione. Il prossimo 17 aprile farà inoltre tappa proprio in Italia, a Milano, dove porterà il suo Better Days Tour 2024.
Ideatore e fondatore di 4quarti Magazine. Scrittore e giornalista salernitano iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Campania. A dicembre 2023 pubblica "Nudo", il suo primo libro. «Colleziono compulsivamente dischi e mi piace scrivere con la musica ad alto volume».
