Dopo Drag Race Italia fa il suo esordio in musica, con tanto di pezzo co-scritto da Roberto Casalino, Narciso: ecco il singolo “Make Up

Carisma e personalità a volte sanno essere gli ingredienti perfetti per dare vita ad un ottimo artista. Si tratta di doti di certo non comuni: c’è chi ha la fortuna di nascerci, chi di assimilarle e farle proprie nel tempo, mentre altri invece non riuscirà mai a trovarle sul proprio percorso. Narciso invece queste due doti ne ha anche in abbondanza e sono così strabordanti che si distribuiscono in più giardini, dall’arte drag fino alla musica.

L’artista ha infatti esordito ufficialmente sul panorama musicale con “Make Up“, singolo che porta anche la firma del ben noto cantautore Roberto Casalino e che arriva in concomitanza con la sua partecipazione alla seconda edizione di Drag Race Italia. Scopriamo qualcosa in più sulla sua arte. ambizioni e tanto altro con questa intervista.

Il brano con cui fai il tuo esordio in musica è firmato con Roberto Casalino. Insomma, non una penna qualunque per un singolo di debutto. Com’è stato lavorare con il cantautore?

Miscelare gli inchiostri con Roberto Casalino è stata una delle esperienze più belle mai vissute. Sono sempre stato fan di questo meraviglioso poeta che negli anni ci ha accompagnato con i suoi capolavori. Amando il suo modo di scrivere e comporre sapevo che avremmo viaggiato sulla stessa lunghezza d’onda e così è stato: “Make Up” rappresenta davvero chi sono e cosa voglio comunicare.

Questa traccia è “un invito a brillare anche quando non ci si sente adatti al contesto”. Forse quando si viene in qualche modo esclusi o messi da parte, è proprio quello il momento di accendere la miccia e brillare più che mai?

Sono pienamente d’accordo!  “Make Up” è nato in un momento in cui ero schiacciato dall’ossessione dell’aspettativa e sono arrivato a sentirmi inadeguato, ed è proprio in quel momento che ho preso consapevolezza del mio valore e del fatto che meritavo di tornare a risplendere al di là dei “bla bla bla” che erano nella mia testa.

Prendetevi sempre cura di voi perché siete l’unica cosa che conta”. Quante volte ti è capitato di dover contare esclusivamente sulle tue forze per poterti rialzare dopo una caduta?

Ahimè, come molte persone fanno, ho la tendenza ad affrontare le difficoltà da solo. Ma devo essere sincero, ho la fortuna di avere una famiglia ed un compagno che mi hanno sempre supportato in ogni momento bello o brutto della vita e tutto questo amore riesce ogni volta a darmi la spinta per rialzarmi. Bisogna imparare che oltre a contare su se stessi, chiedere aiuto non è mai sbagliato.

“Make Up” di Narciso

Ti abbiamo visto in gara a Drag Race Italia, seconda edizione. Metterti alla prova in quel contesto cosa ti ha lasciato? Lo rifaresti?

Ogni esperienza della vita, avvincente o traumatica che sia, è importante perché ci rende quello che siamo oggi. Drag Race Italia mi ha fatto capire molto di me soprattutto in merito a chi sono e a cosa voglio fare come artista. Non nego di essermi sentito a disagio quando sono entrato la prima volta in Werk-Room però ci tornerei ben volentieri, con una consapevolezza ad oggi più forte.

Il tuo percorso nel programma si è interrotto praticamente subito. Guardando le prove successive, quale credi sarebbe stata quella in cui avresti avuto l’occasione di dire maggiormente la tua?

Sicuramente il Ru-sical era la prova con la quale avrei potuto mostrare di più le mie capacità e far comprendere a tutti qual è il mezzo con il quale mi impegno a veicolare messaggi, ma adoro recitare ed improvvisare quindi mi sarei divertito tantissimo anche nelle acting challenge.

Al di là del responso di Drag Race, il tuo stile nel panorama italiano sa come distinguersi. Per certi versi mi ricorda quello di una delle drag queen più popolari negli Stati Uniti, Sasha Velour. Paragone azzardato?

Di tante interviste fatte non mi hanno mai chiesto “cosa per me è la bellezza”. Ecco, la mia risposta sarebbe assolutamente Sasha Velour e la sua estetica che abbatte i canoni estetici a cui siamo abituati. Ogni rivoluzione inizia da un pioniere e lo stendardo va tenuto alto nel tempo in ogni parte del mondo.

Narciso
Narciso

Tornando al nostro Paese, un’artista molto importante per te è senza dubbio Arisa, il cui duetto improvvisato durante un concerto questa estate ti ha portato una certa visibilità sui social. Cosa rappresenta la cantante lucana per te?

Adoro Arisa, adoro il suo modo d’essere e di vivere ma soprattutto amo la sua capacità di riuscire a mettere in musica emozioni comuni a chiunque e in questo trovo molta affinità con lei.

Guardando alla copertina di “Make Up”, torna alla mente la copertina di uno dei dischi più celebri proprio di Arisa, “Amami”. Reference voluta oppure casualità?

In realtà direi casualità perché in effetti non c’avevo mai pensato. La copertina di “Amami” rappresenta un momento di transizione dell’anima, di trasformazione ed evoluzione, quella di “Make Up” rappresenta la piena consapevolezza di chi si è celebrando la propria essenza.

Stai lavorando già ad altri brani? Di quali altre tematiche ti piacerebbe parlare nelle prossime canzoni?

Non smetto mai di fare musica, di crearne di nuova e voglio continuare sulla mia filosofia del voler dar voce a più persone possibili, infondendo anche il coraggio in chi questa voce ha paura di utilizzarla. Sentirsi adeguati è un qualcosa che tocca chiunque, in qualunque contesto e con emozioni sempre diverse, per cui voglio parlare ALLE persone, DELLE persone e PER le persone.

Ideatore e fondatore di 4quarti Magazine. Scrittore e giornalista salernitano iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Campania. A dicembre 2023 pubblica "Nudo", il suo primo libro. «Colleziono compulsivamente dischi e mi piace scrivere con la musica ad alto volume».

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *