Scopriamo insieme la realtà discografica del Boot Music Group, attraverso le parole del suo fondatore, Nicolò Pentimone
Puntiamo i riflettori sul Boot Music Group, realtà discografica di Nicolò Pentimone che da qualche anno, attraverso l’unione sotto un unico tetto di quattro etichette differenti – così come il loro background e genere di riferimento – si pone l’obiettivo di scovare progetti interessanti e meritevoli d’attenzione del folto sottobosco della musica underground italiana.
Avvalendosi della distribuzione targata Ingrooves Music Group, la discografica “Boot” raccoglie a sé le etichette Sanremo Boot Label Dal 2018, che tratta prevalentemente musica italiana, Boot Dance e Rocker Label, che guardano ad un mercato rispettivamente dance e rock, e Boot Soundtrack, realtà rivolta alle colonne sonore.
Al fianco degli artisti in tutte le fasi legate alla release di un progetto, il Boot Music Group, così come spiegato da Pentimone, ha le idee ben chiare su cosa ricercare nei nuovi talenti: «I requisiti che ogni artista deve avere? Per noi conta al 99% la musica, il suo seguito viene in secondo piano. Occorre avere costanza, impegno, cercare di differenziarsi e creare una propria nicchia di mercato, che ascolterà poi la sua musica».
Non mancano le sfide per la realtà discografica di Pentimone, al cospetto di un mercato discografico in continuo e costante mutamento: «Il panorama discografico è cambiato – afferma il patron del Boot Music Group –, si punta molto all’immediatezza del risultato di un’uscita, quando poi un artista dovrebbe avere la visione, tramite un percorso artistico sviluppato».
«La musica ha tante complessità. Occorre stare sempre aggiornati e informarsi, questa è la chiave per arrivare, un domani, ad essere ancora presenti sul mercato». Il Boot Music Group lancia open call a tutti gli artisti di nuova generazione desiderosi di proporre le proprie canzoni: «Il nostro obiettivo è quello di dare spazio agli artisti e di farli conoscere, poi, con gioco di squadra, si punta raggiungere grandi risultati. Ovviamente occorre sempre stare coi piedi per terra, tutto farà parte del percorso intrapreso».
