Nuovo album, prodotto da Molla, dal talentuoso cantautore Santoianni. Si tratta di “Non ho santi in paradiso“, e merita di essere ascoltato

Il mestiere nella musica non è per tutti. Oltre al talento, indispensabile per comunicare qualcosa di davvero concreto, c’è bisogno di tanto fegato e scorza dura – anche quella frutto del tempo -. Caratteristiche necessarie per rialzarsi sempre, in questo ambito. Per continuare a pagaiare, anche controcorrente, in un mare non sempre gentile. Lo sa bene Santoianni, il cui nuovo album “Non ho santi in paradiso” fotografa con lucidità proprio questo aspetto della discografia.

Il bel progetto discografico del cantautore, che arriva a due anni dal precedente “Fossi nato prima“, con cui esordì, vede la produzione artistica interamente curata da un’altra penna di grande talento della musica italiana ancora non giunta al pubblico mainstream, Molla. A lanciare questo album svariati singoli, come i precedenti “Stazione di sosta”, “Litorale”, “Exit”, “Forfait” con The Andre, e il nuovissimo “15 secondi“, rilasciato proprio in concomitanza con il disco.

A proposito di questo singolo Santoianni spiega: «Abbiamo imparato ad avere il dono della sintesi, nel bene e nel male. Siamo capaci di far esplodere il racconto di un sentimento potente come l’amore in 15 secondi, così come di farlo finire affidandolo ad una “storia” che dopo 24 ore sarà già passato. “Diciamo che ci amiamo, in quindici secondi” è un invito a non negarci la possibilità di continuare a vivere sentimenti istintivi come l’amore ma allo stesso tempo di vivere il nostro tempo».

«Si può essere contemporanei senza però perdere la purezza del perdersi per strada in una grande città, l’emozione del rivedere per caso in un bar qualcuno che si è amato dopo anni di lontananza. L’invito a contaminare la realtà fisica con quella virtuale, tenendo solo il buono e ricordandoci che siamo tutti di passaggio… c’è spazio per tutti», aggiunge l’artista.

Il messaggio che c’è dietro le sette tracce di “Non ho santi in paradiso” è importante. Con la lucidità necessaria che, purtroppo, serve per affrontare un mare di squali quale è la scena musicale, Santoianni lascia emergere la consapevolezza, a tratti cinica, di cosa significhi nel 2022 mettere la propria vita, le proprie energie, dietro la scrittura di una canzone. Lo fa con la saggezza di chi sa che, in un modo o nell’altro, sarà sempre la musica ad avere la meglio, nel bene e nel male.

Open in Spotify

Giornalista salernitano iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Campania. Colleziono compulsivamente dischi e mi piace scrivere con la musica ad alto volume.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *