“Canzoni nel cassetto”: Marco Rettani e Nico Donvito portavoce di grandi storie in musica

È un’opera affascinante “Canzoni nel cassetto“, libro edito da Vololibero e firmato da Marco Rettani e Nico Donvito. Da scoprire, ripassare e portare con sé

Un condominio in cui dalle finestre le persone dialogano tra loro, si raccontano e svelano i segreti delle proprie case. Case fatte di note, di fogli accartocciati, testi corretti, sinfonie distorte. Il tutto mentre dalle stanze si libera nell’aria una canzone, a sottolineare una bellezza mai del tutto perduta. È così che immagino “Canzoni nel cassetto“, il libro edito da Vololibero in cui due amici, prima che professionisti, Marco Rettani e Nico Donvito, si sono incontrati per porre una lente d’ingrandimento su alcune delle pagine più belle della canzone nostrana.

Un condominio, sì. Un grande palazzone di cemento e intonaco che vede in portineria, ad aprire cordialmente le porte di questo luogo tanto semplice quanto suggestivo, una delle firme più educate, buone e rispettabili della cultura musicale – e non solo – italiana: Vincenzo Mollica. Sua la meravigliosa prefazione di quest’opera. Poche pagine, ma di cuore e anima, che sarebbero capaci di far innamorare di questa nobile arte anche la roccia più glaciale e indifferente.

Si parte poi in un viaggio, piano dopo piano, pianerottolo dopo pianerottolo. Da quella “Un po’ come la vita“, canzone che ricorda l’ultima partecipazione – almeno fino ad oggi – della mitica Patty Pravo al Festival di Sanremo 2019 in coppia con il rapper Briga, fino al brano italiano più famoso in tutto il mondo: “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno.

Si passa poi per Mia Martini, e la storia – sempre affascinante – di “Almeno tu nell’universo“, canzone che contribuì a rilanciarla dopo che l’invidia e le malelingue l’avevano trascinata fuori dai grandi palcoscenici, per le controversie legate alla celeberrima “Rumore” di Raffaella Carrà, la scommessa su cui nessuno sembrava voler puntare rappresentata da “Acqua e sale” di Mina e Adriano Celentano, ma anche la doppia vita di “Vivo per lei“, portata al grande successo nella versione della coppia Andrea Bocelli e Giorgia.

Sono tante le storie che animano il condominio di “Canzoni nel cassetto“, ben trenta per l’esattezza. Alcune legate a canzoni che è stato un piacere riportare alla memoria, come quella “Nanì” che non solo lanciò Pierdavide Carone sul palco dell’Ariston, ma allo stesso tempo coincise con l’ultima apparizione televisiva dell’indimenticabile Lucio Dalla, oppure quella “Teorema” di Marco Ferradini mai poi del tutto sparita dall’immaginario collettivo, ma che anzi, siede sempre sul trono delle canzoni d’amore italiane più belle di sempre, almeno secondo il parere di chi vi scrive.

Snocciolare qui tutte le curiosità legate alle trenta canzoni approfondite e sviscerate in quest’opera sarebbe impossibile, ma di certo possono essere scoperte acquistando questo libro. Senza alcun dubbio o pentimento. Marco Rettani, ben noto autore e compositore, e Nico Donvito, ottima penna dell’informazione musicale, sono stati in grado di mettere insieme un’incredibile rete di voci e personaggi per raccontare la verità – e nient’altro che la verità – su alcune di quelle canzoni che da anni, e ancora oggi, accompagnano il quotidiano di ognuno di noi.

Un lavoro certosino, puntuale e svolto con smodata e tangibile passione che tanto farebbe sperare in un secondo capitolo. Ma nulla si può forzare, né un secondo cassetto con delle canzoni all’interno, né le canzoni stesse, che come le vicende di queste che caratterizzano “Canzoni nel cassetto“, dimostrano di avere delle proprie gambe, capaci di muoversi soltanto quando vogliono loro. Sono loro che comandano, è la musica che decide dove andare. A noi non resta che rimanere attoniti davanti al meraviglioso spettacolo che è capace di regalare.

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