Alla ventitreesima edizione del Premio Fabrizio De André trionfa Santoianni con il brano “Questa canzone non vale niente“
L’edizione numero ventitré del Premio Fabrizio De André s’è conclusa con la vittoria di Santoianni, che ha trionfato con il brano Questa canzone non vale niente, contenuto nel suo più recente album dal titolo La soglia dei trenta, pubblicato nel giugno scorso per Kobayashi Edizioni. Si tratta della seconda affermazione per questa canzone del cantautore, dopo aver conquistato il Premio Bindi.
«Rientrando a casa dopo la vittoria del Premio De André, riflettevo su quanto sia imprevedibile il percorso di una canzone – ha affermato Santoianni dopo la vittoria –. Quando inizi a scriverla non pensi né immagini quale strada potrà percorrere. È proprio questa incertezza che mi spinge a continuare: il poter essere smentito. ‘Questa canzone non vale niente’, che negli ultimi mesi mi ha aiutato a esorcizzare un momento di disillusione, mi ricorda invece che la musica ha ancora la capacità di smuovere tanto. Ricevere questo premio intitolato a Fabrizio De André è una piccola conferma che il messaggio nato nel mio home studio ha raggiunto i suoi giusti destinatari».
Un altro, importantissimo tassello nella carriera di Santoianni, dopo aver firmato brani per colonne sonore cinematografiche (come per il film Holiday di Edoardo Gabbriellini) e importanti collaborazioni con nomi prestigiosi del cantautorato italiano (tra cui si sottolineano i due brani firmati per Ron e inseriti nell’album Sono un figlio).
A giugno è uscito La soglia dei trenta, un concept album composto da otto canzoni. Il disco, ben accolto dalla critica di settore, si apre proprio con Questa canzone non vale niente, brano manifesto dell’intero progetto che sta contribuendo ad affermare sempre più il nome di Santoianni, tra quelli di un cantautorato fresco e al tempo stesso tradizionale, che guardano al futuro con coraggio e fiducia.
«Ho scritto tutte le 8 canzoni a fine 2023 nel giro di pochissimi giorni. Avevo bisogno di provare a trovare qualcosa di diverso soprattutto nelle sonorità. Un po’ come se fosse dovuto, appena compiuti i miei trent’anni ho tirato una linea netta e ho provato a fare un bilancio che includesse nei suoi “numeri” non solo il mio posizionamento nella società da trentenne ma anche il mio sguardo critico verso l’esterno. Il risultato finale di questo percorso interiore è stato un vero e proprio scontro con la verità che ho cercato di trasformare in canzoni che fossero il più possibile dirette e istintive sia nei contenuti che nella loro costruzione melodica», spiega Santoianni.