Il 2021 sta per terminare ed è tempo di bilanci. Da Samuel a Madame, da Marracash a Noemi passando per Dutch Nazari e Coma_Cose: ecco i nostri dieci brani italiani preferiti dell’ultimo anno
Il 2021 è stato un anno molto florido per la musica italiana, con tanti successi certificati multiplatino ed altri che sono già diventati dei brani cult della nostra cultura e che con molta probabilità continueremo a portarci sulle spalle, e nelle cuffie, per i prossimi anni. Con il 2022 che si appresta a spalancare le sue porte è quindi arrivato il momento di bilanci. Qui troverete infatti dieci brani che crediamo sia giusto ricordare, dell’anno appena trascorso, e da portarci in valigia nel nuovo che sta per arrivare.
Cocoricò, di Samuel e Colapesce
Scritto da: Samuel, Colapesce, Federico Nardelli. Prodotto da: Federico Nardelli
Tra i primi singoli a dare il benvenuto al nuovo anno, “Cocoricò” è anche uno dei migliori. Ha lanciato il secondo album da solista di Samuel, “Brigata Bianca”, e tratta una notte indimenticabile vissuta dai Subsonica e dai Bluvertigo nella nota discoteca di Riccione. Tra immagini evanescenti e sensazioni uniche, “Cocoricò” è un’ottima prova elettropop, senza dubbio una delle migliori del percorso da solista di Samuel.
Rubini, di Mahmood ed Elisa
Scritto da: Mahmood, Elisa, Dario Faini. Prodotto da: Dardust
Il più recente singolo di Mahmood, estratto dal suo secondo album “Ghettolimpo”, vede l’artista collaborare con una delle firme più illustri del pop al femminile italiano, Elisa. La produzione di Dardust pone l’accento ad un singolo travolgente e “classico”, nel suo essere assolutamente contemporaneo. “Rubini” vanta inoltre uno dei ritornelli più magnetici del 2021, a parer nostro. “Tu non venire qui se poi cerchi solo un brivido, lasci solo un livido”.
Musica leggerissima, di Colapesce Dimartino
Scritto da: Colapesce, Dimartino. Prodotto da Federico Nardelli, Giordano Colombo
Forse LA canzone del 2021. Il fenomeno Colapesce Dimartino è esploso sulle tavole del palcoscenico del teatro Ariston, dove sono stati capaci di intercettare il desiderio popolare: quello di staccare la spina da tutto ciò che riguardasse la pandemia nutrendosi di note, appunto, leggerissime. Uno dei più grandi successi di quest’anno che senza dubbio ritroveremo spesso anche negli anni a venire.
Zombie al Carrefour, dei Coma_Cose
Scritto da: Carlo Frigerio, Fabio Dalè, Fausto Zanardelli, Francesca Mesiano. Prodotto da: Mamakass, Fausto Lama
La scrittura inconfondibile dei Coma_Cose ritorna in questo brano, contenuto nel loro nuovo album, “Nostralgia”, rilasciato in seguito alla riuscita partecipazione al Festival di Sanremo 2021 dove, nonostante un magro risultato nella competizione, la loro “Fiamme negli occhi” s’è ben comportata nelle vendite. Questa “Zombie al Carrefour” invece, intima ballata, dipinge un quadro fatto di morsi allo stomaco, lacrime che scavano il viso e luce di un’alba quanto mai attesa. Meravigliosa.
Soli, di Mecna, Ghemon e Ginevra
Scritto da: Mecna, Ghemon, Ginevra, Stefano Tognini. Prodotto da: Zef
Bellissimo capitolo r’n’b all’italiana firmato da tre validissimi esponenti del genere. Mecna ha incorniciato il 2021 con il rinnovato successo del disco “Mentre nessuno guarda”, Ghemon avrebbe dovuto ottenere più di quanto raccolto, e Ginevra, dopo la bocciatura a Sanremo Giovani, con sudore e fatica si sta ricavando il suo spazio nella scena, soprattutto autorale. Ottima traccia in cui ogni ingranaggio è al suo posto e tutto funziona alla perfezione.
La canzone nostra, di Mace, Blanco e Salmo
Scritto da: Venerus, Mace, Blanco, Salmo. Prodotto da: Mace
Se Mace ha portato a casa uno degli album migliori dell’anno, va attribuito a lui e a questa traccia il primissimo exploit di Blanco, adesso vero protagonista della musica nostrana. “La canzone nostra” è stato il primo vero, grande successo del 2021, collezionando settimane al vertice delle chart e dischi di platino. Di ottima fattura è anche il videoclip, che sottolinea come la musica italiana, dopo anni di estremo buio, sia in uno stato di grazia fatto di audacia e coraggio.
Glicine, di Noemi
Scritto da: Dario Faini, Ginevra, Francesco Fugazza, Tattroli. Prodotto da: Dario Faini, MUUT
Probabilmente bisognerebbe ritornare agli esordi della rossa artista per trovare Noemi chiudere l’anno con più di un successo in carniere. Questa estate tutti hanno cantato la sua “Makumba”, portata al successo in coppia con Carl Brave, ma è con la bella “Glicine” che ha meritato un posto in questo recap. Brano simbolo che ha dato nuova linfa alla carriera dell’artista, anche questo presentato al Festival di Sanremo 2021, tornato ormai prepotentemente a dettare le regole della musica mainstream italiana.
Cori da sdraio, di Dutch Nazari
Scritto da: Dutch Nazari, Luca Patarnello. Prodotto da: Sicket
Rilasciata appena pochi giorni fa, questa traccia segna il ritorno in grande stile di uno degli artisti migliori che la scena semi-undergroud italiana ha da offrire. “Cori da sdraio” di Dutch Nazari si assesta perfettamente nella discografia dell’artista, tra parole dette fuori dai denti, beat danzerecci che fanno, come si suol dire, “ridere ma anche riflettere”. Nel Sanremo indie del 2021 sarebbe stato perfettamente a suo agio, speriamo che il 2022 possa essere l’anno della definitiva consacrazione. E lo meriterebbe davvero, ascoltare il disco “Ce lo chiede l’Europa” per credere.
Voce, di Madame
Scritto da: Madame, Dario Faini, Enrico Botta. Prodotto da: Dardust, Estremo
Ennesimo brano di grande livello sbocciato al Festival di Sanremo 2021. Madame ha trovato la sua consacrazione quest’anno, con merito, grazie proprio a questa traccia, in cui l’amore viene esplorato in molteplici sfaccettature prestandosi a più interpretazioni. Anche in questo caso la produzione di Dardust aggiunge maggiore potenza ad un brano che, come “Musica leggerissima”, per citarne una, saprà trovare vita anche in futuro.
Dubbi, di Marracash
Scritto da: Marracash, Alessandro Pulga, Stefano Tognini. Prodotto da: Marz, Zef
Un dialogo con se stessi in cui a volte, per avere ragione sui demoni interiori, quei maledetti dubbi, si è costretti ad alzare la voce. Marracash lo fa in questa traccia, “Dubbi”, la migliore di uno dei dischi migliori del 2021, “Noi, loro, gli altri”, in cui il rapper si conferma (come se ci fosse ancora bisogno) che il vero re è lui, e non soltanto della scena hip hop.