A otto anni dall’uscita, “ARTPOP” di Lady Gaga è tornato ai vertici delle classifiche iTunes, frutto di un “movimento social” dei fan dell’artista
“ARTPOP” di Lady Gaga è a conti fatti uno dei dischi migliori nella carriera della pop star. Un’ottima proposta pop che nel 2013 s’è spostata dai canoni più “classici” del genere, in anni in cui rischiare e azzardare sonorità diverse e ricercate era fuori discussione. Un disco che non venne premiato dalle vendite, rispetto ai predecessori, e che in poco tempo la critica più spietata andò ad archiviare come un “flop” di Lady Germanotta.
Eppure oggi, a otto anni di distanza dalla sua pubblicazione, quel disco sta vivendo una seconda giovinezza nelle classifiche digitali. I fan della cantante, attualmente impegnata a Roma per le riprese del film House of Gucci, hanno lanciato un movimento sui social che ha da subito coinvolto i Little Monsters di tutto il mondo: #BuyARTPOPoniTunes, questo l’hashtag andato virale in queste ore, per dare la spinta all’artista di rilasciare un secondo LP di tale era discografica.
Il disco è così ritornato a furor di popolo nella vetta di svariati paesi, tra cui l’Italia, dove debuttò alla numero due nella classifica Fimi/Gfk ottenendo anche il disco d’oro per le oltre 25mila copie vendute. Un risultato tutto sommato buono, per un artista che dal nostro paese, complici le sue origini mai occultate, ha sempre raccolto tanto affetto e supporto.
Commentando il movimento per la rinascita di “ARTPOP” Lady Gaga ha riferito: «La petizione #BuyARTPOPoniTunes per un secondo volume ha dato un enorme calore al mio cuore. Fare quell’album è stato come un intervento al cuore. Ero disperata, sofferente, e ho riversato il mio cuore nella musica elettronica, che pulsava più forte di qualsiasi droga potessi trovare».
In un secondo tweet l’artista di “Applause” ha aggiunto: «Sono caduta a pezzi dopo aver pubblicato questo album. Grazie per aver celebrato qualcosa che una volta sembrava distruzione. Abbiamo sempre creduto che fosse in anticipo sui tempi. Anni dopo è stato scoperto. A volte, gli artisti lo sanno. E così fanno i “little monsters”. Zampe in alto».