Arriva dalla Puglia, più precisamente da Foggia, Luca Gaudiano, noto anche solo con il suo cognome. Questa sera aprirà la gara delle nuove proposte del Festival di Sanremo 2021 con il singolo “Polvere da sparo“, e parrebbe essere uno dei favoriti per il passaggio del turno. L’artista è arrivato all’impegno sanremese dopo aver superato i gironi eliminatori di AmaSanremo.
La canzone è caratterizzata da un testo pregno di malinconia, che racconta il difficile rapporto con il dolore dopo la perdita dell’amato padre da parte di Gaudiano: fu lui stesso infatti ad indirizzarlo alla musica regalandogli una chitarra quando era soltanto un ragazzino. Il sound invece è molto fresco, moderno e radiofonico, e ciò potrebbe far breccia sia nel pubblico che tra le giurie, che questa sera voteranno.
Il brano, Scritto e prodotto insieme a Francesco Cataldo, sarà contenuto nel primo album di Gaudiano, la cui uscita è attesa prossimamente. Il cantautore alla vigilia del Festival ha affermato: «Per me la musica è qualcosa che porta conforto e salva. È questo che voglio trasmettere con i miei brani e con “Polvere da sparo” in particolare».
Il cantautore dovrà centrare l’accesso alla fase finale della categoria nuove proposte del Festival di Sanremo 2021 fronteggiando questa sera Elena Faggi, Avincola e Folcast. A decretare i due qualificati sarà il voto congiunto della Giuria demoscopica, della Sala Stampa e del televoto.
Il testo di “Polvere da sparo” di Gaudiano
Ho dormito un tot.
non sto ancora meglio
però per un po’ ho dimenticato tutto
sento che piano sparisce l’effetto del sonno anestetico
riaffiora il dolore il cassetto è sprovvisto di un buon analgesico
e mi brucia il cuore perché non ti ho detto quanto ti abbia amato
per quello che hai fatto, per come hai lottato con i mulini a vento
con la forza del tuo cuore fatto di cemento
tigre nella giungla dei pensieri sparsi
non riuscivi a dirmi quanto detestassi
non poterti alzarti la mattina a prepararmi quello stramaledetto caffè
Perché tutto quello che mi resta è una domanda
polvere da sparo in un solo colpo da spararmi nella testa
se guardo oltre le nuvole io non trovo ragione
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio
Voglio scappare a Milano per farmi tagliare la faccia dal vento
se non elaboro ancora il tuo lutto è perché ho il metabolismo lento
ma cosa somatizzo a fare se voglio ancora piangere
se nella notte mi sveglio con la mano al collo di un demone
che mi toglie il fiato, faccio resistenza, con il mio autocontrollo
con la mia pazienza, spero sia soltanto un altro brutto sogno
con la forza che mi hai dato mi alzo e vado in bagno
prendo un bel respiro, per un po’ l’accetto
poi riascolto del tuo cuore in petto
stringo negli occhi il ricordo in un mare di lacrime
Perché tutto quello che mi resta è una domanda
polvere da sparo in un solo colpo da spararmi nella testa
se guardo oltre le nuvole io non trovo ragione
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio
Tutti che parlano e sanno capire
come mi sento, sanno cosa dire
“la vita è questa non puoi farci niente
così come inizia dovrà anche finire
tu focalizzati sopra i dettagli, affidati al tempo e non sbagli
e nel frattempo che lento ricuce io resto sveglio ma spengo la luce
Perché tutto quello che mi resta è una domanda
polvere da sparo in un solo colpo da spararmi nella testa
se guardo oltre le nuvole io non trovo ragione
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio vedo te