Il primo album della band alt-rock pugliese, Flowers for Boys, racconta smarrimento, fragilità e urgenza di crescere attraverso otto tracce tra emo, post-punk e cantautorato italiano, trasformando le crepe emotive in una forma condivisa di resistenza musicale.

I Flowers for Boys, quartetto originario di Bari, esordiscono con Se questo è crescere, album in uscita venerdì 24 ottobre per Mosho Dischi e distribuito da Artist First, che rappresenta un manifesto generazionale e un’esperienza di musica alt-rock italiana profondamente introspettiva. Otto tracce che oscillano tra rabbia e fragilità, con un alt-rock che si sporca di influenze emo e lascia intravedere spunti di post-punk, senza mai rinunciare né a graffiare né a commuoversi.

Il disco si articola su due piani distinti: da un lato la presa di coscienza istintiva, fisica e animalesca; dall’altro l’elaborazione interiore, più mentale e complessa. La scrittura, affidata a Marco Vino, e la composizione, a cura di Federico Marinelli, Nicola Sgarra e Riccardo Ernesto, insieme alla produzione di Diego Ceo, restituiscono un equilibrio tra urgenza e malinconia, tra smarrimento e scintilla di speranza. Il mix e il mastering, curati rispettivamente da Luca Bi Bonfiglioli ed Eleven Mastering, esaltano le stratificazioni sonore e le dinamiche emotive.

La copertina di “Se questo è crescere” sembra catturare un gioco d’infanzia e trasformarlo in vertigine. Un girotondo sfocato, il rosso del cerchio che rimane inciso mentre i corpi diventano scie, indistinti, inghiottiti dal movimento. È un’immagine che parla di crescita come perdita di equilibrio: un continuo girare che confonde, che sfuma i contorni, che costringe a stare sospesi tra euforia e smarrimento. Lì dentro ci sono insieme leggerezza e nausea, il ricordo di quando tutto era semplice e la consapevolezza che non lo sarà più.

Tracce come Fragile, Polaroid e Come Stai anticipano il percorso del disco, mentre brani come Quello Che Mi Pare e Ci Ho Provato (Non È Una Colpa) esplorano il confine tra vulnerabilità e resistenza. I testi dei Flowers for Boys oscillano tra introspezione e forza espressiva, facendo emergere un alt-rock che comunica il sentimento di perdita, l’urgenza di crescere e il bisogno di trovare un proprio spazio emotivo.

“Come stai” dei Flowers for Boys

Il progetto prende il nome di Flowers for Boys come dichiarazione estetica e concettuale: fiori dalle sfumature emotive unite a spine post-punk, una metafora della delicatezza che convive con la rabbia e la sincerità necessaria per raccontarsi. Il debutto di Se questo è crescere segna una tappa fondamentale per la band, capace di trasformare smarrimento e urgenza in musica autentica e generazionale.

LEGGI ANCHE:

Ideatore e fondatore di 4quarti Magazine. Scrittore e giornalista salernitano iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Campania. A dicembre 2023 pubblica "Nudo", il suo primo libro. «Colleziono compulsivamente dischi e mi piace scrivere con la musica ad alto volume».

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *