Due anni dopo, Diodato finalmente ha portato davanti a tutta Europa, sul palco dell’Eurovision, la sua “Fai rumore“.
Era l’anno 2020. Diodato vinse con merito il Festival di Sanremo, il primo di una lunga serie sotto il segno di Amadeus (anche se nessuno ancora lo sapeva). Conquistò il passo per l’Eurovision Song Contest e ottenne tantissimi altri riconoscimenti. Fu il suo anno, ma la pandemia si mise di mezzo e infranse tutto. Sul palco europeo non ci andò, ma celebre fu in tutta Europa quell’esibizione in un’Arena di Verona deserta. Ieri sera, nell’edizione tutta italiana del contest musicale, ha ottenuto la sua rivincita, vincendo con due anni di ritardo l’Eurovision.
L’esibizione s’è aperta con Diodato, avvolto da una flebile luce mentre, al pianoforte, intona timidamente quella “Fai rumore” che si tramutò nel simbolo dell’Italia sui balconi, durante il lockdown. Il PalaOlimpico, perlopiù riempito da italiani, ha riempito l’arena cantando questo pezzo, lasciando avvertire quel senso di “risarcimento” verso un’artista a cui la pandemia ha messo i bastoni tra le ruote di quello fino ad oggi sarebbe stato il più importante anno della sua carriera.
Dopo il primo ritornello, quasi sussurrato da parte di Diodato, si sposta dal pianoforte fino al palcoscenico centrale, dove ad attenderlo c’è un vasto corpo di ballo. Nel silenzio e nella staticità dei ballerini l’artista si muove, fino a quando riparte a pieni polmoni il ritornello di “Fai rumore“, i ballerini si animano e dal soffitto parte una cascata di fuochi d’artificio.
Tanta scenografia ma anche tanta, tantissima anima. La performance migliore della serata senza ombra di dubbio, una performance molto “italiana”, in tutta la sua arte, lasciando un’unica consapevolezza: questo brano probabilmente avrebbe preceduto i Måneskin, riportando l’Eurovision italiano. Ma non importa, ieri Diodato davanti al mondo s’è preso la sua rivincita, e anche se il contest del 2020 venne annullato, in cuor nostro sappiamo tutti che è come se Diodato, quell’Eurovision, l’avesse vinto in un plebiscito.