Si presenta Corax, il rapper battipagliese che con “White bandana” punta a portare le sue radici per tutta l’Italia
Si chiama Corax il nuovo progetto musicale di Mattia Montella, rapper classe 1991 originario di Battipaglia, in provincia di Salerno. Un progetto che guarda alla musica, al rap di strada, generato dal suo quartiere di casa (Q.S.A. – Quartiere Sant’Anna), ma che raccoglie a sé una serie di valori in cui l’artista crede profondamente. L’orgoglio per le proprie radici, la fiducia verso i talenti generati dalla propria terra.
Non a caso il rapper ha scelto Corax come nome di questo percorso artistico in riferimento all’energia e l’intelligenza del corvo, il cui nome scientifico è Corvus Corax. Tale progetto s’è concretizzato in una prima pedina, ovvero il singolo “White bandana“, in cui è racchiuso tutto il significato del nuovo corso che l’artista spera di inaugurare partendo proprio dalla sua città natale.
Un manifesto personale delle proprie influenze culturali e della propria identità, a partire proprio da quella bandana bianca a cui Corax fa riferimento. Un simbolo di forza e unità diventato icona per il rapper campano, che in questa traccia alterna all’italiano versi nel dialetto locale, per esprimere la forza e determinazione di una comunità, quella di Battipaglia, stretta attorno al rapper, cercando la via per emergere e arrivare fuori dai confini del quartiere.
«“White Bandana” è più di un semplice brano musicale; è un inno alla forza e all’unità della nostra comunità. Con questo pezzo, ho voluto mettere in risalto la determinazione e il talento che caratterizzano Battipaglia e le città circostanti, dimostrando che possiamo competere e vincere a livello nazionale e oltre. Il titolo stesso, con la bandana bianca come icona, rappresenta l’unità e la determinazione della nostra comunità» spiega il rapper.
«Con “White Bandana”, invito tutti a credere nel potenziale del sud Italia e a lavorare insieme per realizzare grandi cose», conclude Corax, che mira a trasformare la propria musica in un mezzo per infondere fiducia ai suoi conterranei, puntando a credere nelle proprie potenzialità per costruire una rinascita del Sud Italia, che può e deve partire dalla musica e, più in generale, dalla cultura e creatività dei propri figli.