Le Blue Channel debuttano con il singolo “The great magician“. Il loro progetto raccontato in questa intervista
Loro sono Maria ed Emanuela Negri, due sorelle talentuosissime di origine brasiliana che sono approdate sugli stores digitali con il loro primo singolo, “The great magician“, in attesa dell’album di debutto. Una proposta convincente ed accattivante, che unisce la sperimentazione tra più generi e l’introspezione. Un progetto che nasce in Italia, a Salerno per la precisione, e si sposta fuori dai confini italiani.
Partiamo dalle vostre origini artistiche. Su quale spirito si fonda il progetto delle Blue Channel? Cosa avete intenzione di dire a chi vi ascolta?
Il concetto dell’ album è racchiudere un sound moderno che abbia più sfumature, dal neo soul all’hip hop con leggere sfumature jazz main stream. Quello che vogliamo far trasparire dalla nostra musica è il nostro animo sensibile e complesso, incline ad affrontare messaggi di critica sociale, di riflessioni cosmiche e personali per noi pur sempre espressioni d’amore, empatia e solidarietà.

Da cosa deriva la scelta di chiamare il vostro suo “Blue Channel”?
Siamo fan sfegatate di Frank Ocean e senza troppi ripensamenti ci siamo ispirate al titolo del suo album “Channel Orange” a cui abbiamo invertito l’ordine delle parole e assunto l’immagine nostalgica e malinconica che il colore blu evoca.
C’è stato, nel 2018, l’incontro con il produttore MaxDale. Che importanza ha avuto per voi la conoscenza con l’artista salernitano?
L’incontro con Max è stato fondamentale per il progetto Blue Channel. Ha fuso le nostre ispirazioni artistiche alle sue e guidandoci, ci ha insegnato che senza il duro lavoro di introspezione non si raggiunge una grande musica. Da musicista e cantante , ha prodotto e musicato i nostri testi e le melodie che avevamo in testa ed ecco che l’album è nato.
Cosa c’è nella playlist delle Blue Channel? Quali sono gli artisti che influenzano di più la vostra arte?
Ascoltiamo molta musica internazionale. Sicuramente le influenze musicali maggiori sono riconducibili alla sfera afroamericana, come l’R&B e il Neo-Soul. La nostra intenzione è quella di presentarci in maniera sempre fresca e moderna, per cui cerchiamo di volgere la nostra attenzione ad artisti come Frank Ocean, James Blake, The Weeknd, Robert Glasper, Hiatus Kayote, Daniel Caesar, H.E.R. e Anderson Paak. La produzione musicale dell’album inoltre si è ispirata ad artisti quali: Fink, Frank Ocean , Beyoncé , Jack Garrat , fkj , Drake , Future , Flipp Dinero , Lous and the yazuka, Billie Eilish.

La vostra storia vi vede arrivare a Salerno direttamente dal Brasile. Quello attuale è un momento storico molto complesso, in cui troppo spesso si viene a conoscenza di nuovi atti di violenza a sfondo razziale. È capitato anche a voi di vivere sulla vostra pelle atti discriminatori?
Nonostante si verifichino ancora episodi di razzismo, per fortuna non ci ha mai toccato da vicino un atto di tale tristezza.
Veniamo adesso a questo primo singolo, contraddistinto da sonorità buie ma molto raffinate. Chi è “il grande mago” a cui si fa riferimento nel titolo?
Con il titolo “Il grande mago” vogliamo esprimere la forza di un’entità sconosciuta e misteriosa. Il mago è tutto ciò che è più grande di noi, che può essere identificato in un’emozione incontrollabile, nella solitudine ecc. Questa descrizione si evince dagli ultimi versi della canzone, che riportano alla condizione d’impotenza dell’uomo d’innanzi all’inspiegabile.
Con questo brano muovete anche una critica alla scena trap, molto spesso nell’occhio del ciclone delle polemiche per i contenuti dei testi. Diteci di più.
Sì, i versi della canzone riprendono l’immaginario tipico di questa scena: mentre in un primo momento ci caliamo nei suoi panni assumendo lo stesso linguaggio, ce ne distacchiamo subito ironizzandoci su.
Presto arriverà anche l’album d’esordio “The survival of consciousness”. Le sonorità black e introspettive della prima traccia saranno presenti anche nel resto dell’opera? E quali altre tematiche andrete ad affrontare?
Sì. In generale si evince sempre la matrice black ed un approccio introspettivo. Tuttavia sono presenti tracce dal sapore e tematiche più libertini.