Barbara Pravi rappresenterà la Francia all’Eurovision Song Contest 2021

Scenderà in campo per la Francia all’imminente edizione 2021 dell’Eurovision Song Contest la cantautrice Barbara Pravi. L’artista schiererà in campo una raffinata ballata dal titolo “Voilà“, ed è attualmente tra le principali favorite per la vittoria di un’edizione, quella 2021, che rappresenterà il grande ritorno del carrozzone musicale europeo dopo un anno di stop a causa della pandemia.

Alla vigilia del suo approdo a Rotterdam, dove si svolgerà appunto l’Eurovision 2021, abbiamo raggiunto Barbara Pravi per scoprire di più della sua proposta artistica e di cosa si cela dietro la sua “Voilà“.

“Voilà” è la (bellissima) canzone con cui rappresenterai la “tua” Francia all’Eurovision Song Contest 2021. Partiamo dalla sua creazione, com’è nata?

“Voilà” è una canzone sulla speranza e affermazione di se stessi. È una canzone molto personale, è la mia storia. La storia di un’artista che ha deciso di pensare a se stessa come donna e come cantante. È nata a settembre, nel nostro studio nei pressi di Montmartre. Stavo lavorando con il mio amico Igit e abbiamo deciso di creare una canzone “per” l’Eurovision, ma che fosse così vicina a me da volerla cantare sempre. L’ho composta in un piccolissimo studio a Parigi (che sembra più una cava che uno studio), quindi è assurdo pensare di cantare questa canzone di fronte a centinaia di milioni di spettatori.

Guardando la tua esibizione nella selezione nazionale francese, dovremmo aspettarci uno “staging” simile a Rotterdam?

Posso dire che sarà un’esibizione semplice, ma per il resto mantengo il segreto!

La performance di Barbara Pravi a “Eurovision France, c’est vous qui décidez”

Hai detto che in passato France Télévisions ti ha offerto la partecipazione all’Eurovision, ma che non eri pronta. Quando hai compreso che questo sarebbe stato il momento giusto e con quale spirito di stai approcciando a questa manifestazione?

Non saprei… gli altri anni la mia partecipazione non è stata un’opzione. Era soltanto un “no” senza discussioni perché semplicemente non volevo. Non ero pronta dentro e non ero pronta fuori. Non saprei dire perché, era una sensazione. Io ascolto sempre il mio cuore e le mie intenzioni e quest’anno, non so perché – come puoi vedere non so niente (ride, ndr) – ho sentito che fosse l’anno giusto per me. Mi sento più sicura, il mio primo album è quasi pronto, so perché voglio fare questo lavoro, conosco le storie che racconto nei miei testi, sono fiera delle persone che ho intorno. Beh, mi sento pronta.

Sicché hai scritto “J’imagine” per Valentina, la canzone ed interprete vincitrice dello Junior Eurovision 2020 per la Francia, non senti un po’ di pressione in questa strada verso Rotterdam?

Non ho mai pensato al successo di Valentina perché lei vince, non io, quindi non c’è alcuna pressione. Sono solo focalizzata sul fare la migliore performance a Rotterdam, senza pensare al passato. Io scrivo la mia storia nel futuro, non nel passato.

Hai anche scritto “Bim bam toi” per lo Junior Eurovision 2019, che è stato un bel successo specialmente su Tik Tok. A tal proposito, cosa ne pensi di questo nuovo modo di fruizione della musica, che passa attraverso i social?

Sono molto contenta che “Bim bam toi” sia diventata una canzone “famosa”, perché l’amo ed è stato un grande piacere scriverla insieme ad Igit. Da parte mia però, non sono molto familiare con i social networks. Ho soltanto Instagram e provo a dire una o due parole su Twitter ogni tanto (ride, ndr).

Tornando a “Voilà”, la atmosfera riporta alla mente i suoni della grande “vecchia scuola” francese. Parlaci degli artisti che ami di più e che ispirano maggiormente le tue produzioni.

Ascolto molte canzoni ed artisti francesi “vecchi”, come Barbara, Jacques Brel, Edith Piaf, Nougaro, ma c’è una nuova “varietà francese” assolutamente incredibile al momento nel nostro paese, tra cui Pomme, Yseult, November Ultra, Saskine. Inoltre ascolto molta musica classica, mi aiuta a calmarmi (ride, ndr).

Barbara Pravi Voila
Copertina di “Voilà” di Barbara Pravi

Il rappresentante dello scorso anno all’Eurovision avrebbe dovuto essere Tom Leeb, ma sfortunatamente, come ben sappiamo, il contest è stato cancellato a causa della pandemia. Hai avuto occasione di parlare con Leeb in vista di quest’avventura?

No, non ho mai conosciuto Tom e non ho mai avuto modo di parlarci, ma considerando gli altri rappresentanti francesi, conosco Amir, Madame Monsieur ed Alma.

Barbara Pravi è nata a Parigi da genitori di origini serbe ed iraniane. “Pravi” infatti deriva dal serbo “prava“, che vuol dire “autentico”

Negli scorsi giorni Madame, una delle stelle più splendenti della musica italiana al momento, ti ha dato una sorta di “endorsement” condividendo la tua canzone nelle sue Instagram Stories. Come hai reagito e cosa de pensi della sua sanremese “Voce”?

Sono pazza di “Voce”, e ovviamente ho visto Madame a Sanremo. Il suo album è fantastico. Spero di fare della musica con lei un giorno, ero così contenta quando ha condiviso “Voilà”.

Hai avuto occasione di ascoltare “Zitti e buoni”, il brano con cui i Maneskin rappresenteranno l’Italia?

Sì certamente. sono contenta, il rock è tornato!

Ci sono artisti italiani che apprezzi particolarmente e con cui ti piacerebbe collaborare?

Chiedo a Madame se un giorno vorrebbe fare musica con me, lasciamo decidere il futuro (ride, ndr), e ho scoperto Mahmood grazie all’Eurovision. Sono pazza di lui, delle sue canzoni e della sua immagine.

Parlando di collaborazioni, nel 2018 hai rilasciato un duetto francese di “You are the reason” con la star inglese Calum Scott. Quel brano è stato un grande successo anche qui in Italia, come vi siete conosciuti tu e Calum e come è arrivata questa collaborazione?

Oh, non lo sapevo! Quella canzone è fantastica e Calum è un brillante artista ed essere umano. Condividiamo la stessa discografica, la Capitol, e i nostri team si sono confrontati e hanno deciso di combinare un incontro tra me e Calum e voilà, ha funzionato subito!

Il “french duet” tra Calum Scott e Barbara Pravi in “You are the reason”

Come descriveresti il tuo viaggio nella musica a partire dal tuo esordio con “Pas grandir” fino ad oggi?

Avrei bisogno di più spazio per spiegarlo, perché è impossibile fare un riassunto di sei anni di introspezione, creazione, azione, decisioni. È stata dura, è stata una battaglia giornaliera, e sono felice di dire oggi che l’amore e l’autenticità è la risposta a tutto. Di recente ho fatto un TedX a tal proposito, lo puoi trovare anche su YouTube.

L’8 marzo scorso è uscito un nuovo EP, “Les prières”. Parlaci di questo progetto.

“Les prières” è un progetto che amo moltissimo. Durante la prima quarantena ero sola, e ho iniziato a pensare “cosa farei se dovessimo restare, non so quante volte, da soli nel nostro appartamento?”. Non riuscito a smettere di fare musica, così ho deciso di imparare a farla da sola. Come registrarla, come “toccare” il computer, e ho iniziato a registrare la mia voce e a farci delle orchestrazioni. Ho fatto tutto io in questo progetto, dalla cover al disco, fino alla realizzazione.

Da artista, come hai vissuto questa pandemia che ha di fatto immobilizzato il mondo intero e la musica dal vivo da oltre un anno?

Io sono parte dei “fortunati”. È impossibile per un artista vivere della sua arte quest’anno, ed io ho l’immensa occasione di eseguire una canzone che amo dinanzi a milioni e milioni di persone. L’unica cosa che sento è la gratitudine.

Augurandoti il meglio per questa bellissima esperienza, dimmi in ultimo che significato senti di attribuire al motto dell’Eurovision 2021, “Open up”.

Grazie mille! “Open up” significa tanto per me. Vuol dire aprire il proprio cuore alle persone, aprirti alle proprie intuizioni, aprirti al tuo cuore, accettare tutto, buono e cattivo, perché tutto fa di te ciò che sei. Sono molto fiera di essere parte dell’Eurovision 2021.

Giornalista salernitano iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Campania. Colleziono compulsivamente dischi e mi piace scrivere con la musica ad alto volume.

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