A 30 anni dalla scomparsa del “rocker gentile”, arriva sugli store digitali la raccolta “Dentro l’anima” e la versione restaurata del video del brano “Gesù Cristo“
Il 15 maggio scorso s’è celebrato il 30 anniversario della scomparsa di Alessandro Bono, enorme talento del cantautorato rock anni ’80 italiano. Una promessa mai del tutto esplosa a causa di una prematura scomparsa, che adesso viene ricordata con la raccolta “Dentro l’anima”, album pubblicato da Sony Music, anche in versione fisica oltre che in digitale, che contiene alcuni dei brani più celebri e importanti del repertorio dell’artista.
Non è l’unico regalo per i fan di Alessandro Bono, che negli anni non l’hanno mai dimenticato. È stato infatti pubblicato anche il videoclip di “Gesù Cristo“, tra i primi brani a raggiungere il grande pubblico del cantautore. La clip del brano, uscito nel 1988, arriva in una versione restaurata ad accompagnare la pubblicazione della raccolta.
«Nel mese di ottobre del 1988 – racconta Alessandro Salaorni che curò la regia con Fabio Bianchini – ci venne richiesto dalla CBS (oggi Sony Music) di realizzare il video di Alessandro Bono, un giovane emergente della musica italiana. Il brano era “Gesù Cristo“. L’idea racconta il concetto della vuota routine di un’umanità alle prese con sé stessa: gesti che si ripetono, amicizie alla ricerca di effimeri divertimenti, persone impegnate a sopravvivere. Il video venne girato in pellicola 16 mm a Firenze, direttore della fotografia Vincenzo Trugli, operatori alla macchina Leonardo Bandinelli e Alessandro Frittelli e la scenografia di Claudio Pini. Di recente abbiamo provveduto al restauro della pellicola».
Questa la tracklist dell’album “Dentro l’Anima“: “Nel mio profondo fondo“, “Gesù Cristo“, “Di solo amore”, “British Island”, “Un amico come me”, “Per una volta”, “Spazzatura”, “Il giorno della terra”, “Io e te“, “Nel lago“, “Con un amico vicino“, “Caccia alla volpe“, “Rock & Roll del cavolo“, “Rotolare“, “Angeli“, “Amore mio” e “Oppure no“.
La mamma di Alessandro, Luisa Bono, che ha fortemente voluto questa pubblicazione, afferma: «Mi sembrava giusto ricordare mio figlio a 30 anni dalla sua scomparsa (15 maggio 1994) rimettendo insieme la musica che ha lasciato e ogni annuncio che come ogni anno, con un gruppo di suoi fan storici, il 5 ottobre verrà organizzato a Milano un evento in cui molti artisti amici porteranno la loro testimonianza di affetto per Alessandro con omaggi live della sua musica».
Vittoria, la figlia di Alessandro Bono, ha detto di essere molto contenta di questo ricordare l’artista che è stato suo padre, scoprendo lei stessa da grande quanto fosse importante la musica per lui e quanto le sue canzoni siamo davvero ancora molto attuali e ringrazia tutti colori i quali in questi anni stanno adoperandosi per ricordarlo e farlo conoscere alle nuove generazioni.
FOCUS ON: ALESSANDRO BONO
Alessandro Bono era il figlio di Luisa Bono e di Riccardo Pizzamiglio, tecnico del suono, collaboratore, tra gli altri, di Antonello Venditti. Il debutto discografico nel 1985 con “Walkie Talkie” e Vittorio Salvetti, patron del Festivalbar, lo volle alla sua manifestazione. Ha partecipato a tre edizioni del Festival di Sanremo: nel 1987 con “Nel mio profondo fondo“, nel 1992 portando “Con un amico vicino” cantata in duetto con Andrea Mingardi e nel 1994 con “Oppure no“.
Quella è stata, purtroppo, la sua ultima esibizione cantando sul palco sanremese quando la malattia che lo aveva colpito era giunta ormai allo stadio terminale e che di lì a soli tre mesi lo avrebbe portato via. Tra la fine degli anni ’80 e gli inizi del ’90, Alessandro Bono ha aperto i concerti di Bob Dylan, Francesco De Gregori e Gino Paoli. Nel 1988 ha pubblicato il singolo “Gesù Cristo” contenuto nel suo primo album. Tra il ’91 e il ’92 ha scritto tre brani per Ornella Vanoni e due per Loretta Goggi. Ospite anche nell’album omonimo di Riccardo Cocciante del 1991 e in “Voci 2” di Mario Lavezzi, in cui duettava con Cristiano De André.
Viene ricordato per lo stile spigliato che aveva sul palcoscenico e per il repertorio delle sue canzoni venendo definito il “rocker gentile“. Tra le sue canzoni “Gesù Cristo“, è forse la canzone che interpretava e esprimeva benissimo soprattutto con il suo sguardo e che a 30 anni dalla sua scomparsa viene rimandata dalle radio per ricordarlo.