È un Festival di Sanremo molto particolare per Noemi, che s’è presentata ieri sera con un’immagine rinfrescata. La già bellissima cantante di “Sono solo parole” si appresta a vivere una seconda vita musicale, come si nota anche in “Glicine“, un brano che potrebbe ambire al podio, non a caso la giuria demoscopica l’ha posizionata in seconda posizione ieri sera.
Il brano sarà contenuto nel nuovo ad atteso disco di Noemi, “Metamorfosi“, in cui questo cambiamento ed evoluzione artistica e personale si proietterà anche nelle nuove canzoni dell’artista. Durante la serata di domani sera, dedicata alle cover, la rossa interprete si esibirà con Neffa nel celebre successo di quest’ultimo, “Prima di andare via“.
È la canzone della sua rinascita, questa “Glicine“, come Noemi ha spiegato: «Al primo ascolto può sembrare una canzone che parla di una storia d’amore finita, ma poi alla fine io mi sento molto vicina alla fragilità di questo sentimento che viene raccontato, al buio e poi alla nascita di quella luce e di quella forza».
Testo di “Glicine” di Noemi
Mi dici che
Che non funziona più
Siamo soli adesso noi
Sopra a un pianeta blu
E quando arriva sera
Invadi la mia sfera
Non è la primavera
Che non sento da un po’
Non sento da un po’
I brividi sulla mia pelle,
Il tuo nome fra le stelle
Sembra ieri,
Sembra ieri che la sera
Ci stringeva quando tu stringevi me
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte
Scommetto che
Ora non prendi più
L’abitudine di far
Sempre come vuoi tu
E quando arriva sera
Mi manca l’atmosfera
Non è la primavera
Sembra ieri, sembra ieri che la sera
Ci stringeva quando tu stringevi me
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte
Dietro di noi vedo giorni spesi su treni infiniti
Forse è solo che mi manca parte
Di un passato lontano come Marte
Tu cosa dirai vedendomi arrivare
Quando ti raggiungerò
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte
Ora che
Non posso più tornare
A quando ero bambina
Ed ero salva da ogni male
E da te, da te, da te




