Incisiva e di contenuto: andiamo a scoprire chi è Moska Drunkard, uno dei talenti di Sanremo Giovani 2024 che, anche senza andare all’Ariston, può dire la sua

L’esperienza di Sanremo Giovani può non tramutarsi in un ticket per il Festival di Sanremo, ma può comunque fare da biglietto da visita per raggiungere un pubblico maggiore, a cui poi spetta il dovere di scoprire cosa si nasconde nel sottobosco della musica italiana, che non è mai solo tormentoni e hit radiofoniche. Approfondiamo dunque la scoperta di Moska Drunkard, talentuosa rapper che risponde al nome di Cristina Rizzo, notata proprio a Sanremo Giovani 2024 con il brano Trinacria.

L’artista, di origini siciliane, ha preso parte alla semifinale andata in onda lo scorso martedì 19 novembre in seconda serata su Rai 2, fermandosi nella sfida a due contro Settembre con il brano Vertebre. Moska Drunkard ha avuto comunque modo di lasciare il proprio segno grazie all’attitude che fa parte del suo carattere ed un brano potente ed incisivo, per quanto profondo e a suo modo emozionale.

Pop e urban che s’uniscono in Trinacria, il cui titolo stesso lascia già intendere come protagonista della canzone sia la terra d’origine di Moska Drunkard, la Sicilia. Il brano, scritto dalla stessa rapper insieme a Silvia Vavolo e Giordan, è infatti dedicato, oltre che all’isola che le ha dato i natali, anche alla sua famiglia. All’interno trova spazio anche il dialetto, che non abbandona mai l’artista e che spesso riporta nelle sue produzioni, in un legame viscerale con una terra che a volte ha avvertito respingente.

Trinacria è la mia vita, è stata il mio passato, è il mio presente e sarà il mio futuro perché sono molto legata alle mie origini e alla mia Terra. Più volte mi sono sentita non voluta da essa, ma vivendola a distanza ho imparato a conoscerla ed apprezzarla.

Classe 1999, Moska Drunkard è nata a Erice. Anche se da diversi anni vive a Siena, non ha mai dimenticato la sua terra d’origine, a cui rivolge i suoi pensieri e la sua scrittura in musica. L’artista fa parte del collettivo Lighthouse Records, che accoglie a sé diversi artisti della scena pop-urban senese sorto con l’intento di costruire una rete per suonare e farsi conoscere in giro per il territorio. Un’autentica missione per artisti emergenti, quella di trovare posti dove farsi ascoltare.

Ed è proprio attraverso i live che Moska Drunkard lascia maggiormente il segno. Non a caso appena pochi mesi fa, ad agosto, ha trionfato nel Green Valley Pop Fest, promosso da Radio 105 a Trapani, condividendo il palco con artisti già affermati della scena musicale italiana. Ha da poco siglato un contratto discografico con la Oltresound Label, per cui ha rilasciato il singolo Basta e, adesso, anche Trinacria, che l’ha portata fino a Sanremo Giovani 2024.

La carriera di Moska Drunkard, però, è appena cominciata, e noi siamo curiosi di scoprire cos’altro avrà da raccontarci. Con o senza il palco di Sanremo.

Moska Drunkard a Sanremo Giovani 2024

TESTO DI TRINACRIA DI MOSKA DRUNKARD

Crescendo s’impara
Come trovare la strada
Ho preso più volte poi quella sbagliata che mi riportava da te
Poi mi manca casa
La mia terra mi chiama
Ma comunque rimango a distanza e ci tremo se penso cos’è

Trinacria madre patria a mente aperta
Siciliano medio testa caura e s’accuntenta
Sicilia terra caura e beddra chi t’aspetta
Terra tradita da chi meno se l’aspetta
La mia terra è rovinata dallo stesso siciliano
Chi ti pigghia pu culu pure stringennuti la mano
Terra di miti e fantasie
Terra assai rovinata da mafiosi e ipocrisie

Crescеndo s’impara
Come trovare la strada
Ho preso più voltе poi quella sbagliata che mi riportava da te
Poi mi manca casa
La mia terra mi chiama
Ma comunque rimango a distanza e ci tremo se penso cos’è
Crescendo si impara a tornare a casa coi primi passi e se
Ho dimenticato, non ho scordato ancora qual è
E mi manca casa
La mia terra mi chiama
Ma comunque rimango a distanza e ci tremo se penso cos’è

Se scappo da te ti chiedo perdono
Ti penso spesso e mi lasci un vuoto
Erice mio fammi da patrono
Varda a me casa quando non ci sono
Abbrazza me nonna se a casa non torno
Vasa a famigghia anche nello sconforto
Salutame u mare cu u scruciu ru munnu
Io sugnu ra Sicilia
Terra c’addisia
Unni u suli ti quaria
Unn’è Cosa Nostra
Ma che è a casa mia
Guardare il mare mi manca
C’ho la foto appesa nella mia stanza
Su di me veglia a distanza

Crescendo s’impara
Come trovare la strada
Ho preso più volte poi quella sbagliata che mi riportava da te
Poi mi manca casa
La mia terra mi chiama
Ma comunque rimango a distanza e ci tremo se penso cos’è
Crescendo si impara a tornare a casa coi primi passi e se
Ho dimenticato, non ho scordato ancora qual è
E mi manca casa
La mia terra mi chiama
Ma comunque rimango a distanza e ci tremo se penso cos’è

Ideatore e fondatore di 4quarti Magazine. Scrittore e giornalista salernitano iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Campania. A dicembre 2023 pubblica "Nudo", il suo primo libro. «Colleziono compulsivamente dischi e mi piace scrivere con la musica ad alto volume».

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