Salute mentale e amori tossici: questo e tanto altro nel disco di debutto di Madison Beer, “Life Support“
Era molto attesa la prima prova discografica della cantante statunitense Madison Beer, e si può dire che il suo disco appena pubblicato, “Life Support“, non abbia deluso le aspettative. Il lavoro, pubblicato con Epic Records / Sony Music, trova la sua forza principale nell’audacia dell’artista, che ancora una volta ha deciso di osare e non seguire gli schemi a volte standard della musica pop internazionale.
Madison scrive e produce le sue canzoni, e in “Life Support” si mostra in una veste sofisticata ed ammaliante, spaziando tra varie sonorità che rientrano nei gusti dell’americana. Le tematiche delle diciassette tracce che compongono la tracklist sono pregne di significato: si va infatti dalla salute mentale alle sfumature di una storia d’amore tossica.

Parlando della (ricchissima) tracklist che compone il primo album di Madison Beer, all’interno è possibile notare i singoli già noti dell’artista come “Good In Goodbye“, “Selfish“, “Baby” e “BOYSHIT“. Da segnalare però anche i brani “Default“, dalle tinte emozionali, la citazione a Rick e Morty, una delle trasmissioni preferite della Beer, in “Homesick“, “Stay numb and carry on” e il country di “Everything happens for a reason“.
«Scrivere canzoni è come una terapia per me – ha spiegato Madison Beer – è il motivo per cui questo album si chiama Life Support. Mi ha aiutata a liberarmi dell’oscurità per poter finalmente vedere la luce. Musicalmente mi ispiro a cose molto diverse tra di loro. Penso di essere un’artista difficile da classificare, e molte di queste canzoni sono diverse da qualsiasi cosa abbia provato a fare in passato. Ogni parte di me è messa a nudo in questo album, È stata un’esperienza davvero appagante creare qualcosa che mi sembra così vero».
Presentando “Life Support” l’artista ha aggiunto: «Fare musica mi ha insegnato un modo sano per essere vulnerabile. Mi ha costretta a dare voice ai miei sentimenti, a reggere uno specchio davanti a me per tradurli in qualcosa di tangibile. C’è stato un periodo nella mia vita in cui l’idea di andare in studio era l’unica cosa che mi faceva alzare dal letto la mattina. Non esagero quando dico che è la mia ancora di salvezza, posso mettere qualche pensiero in una canzone e poi lasciarla andare, liberarla nel mondo. Quando i fan mi dicono che ho dato una voce a qualcosa che hanno provato, è cosi per me come lo è per loro».
Sarà possibile ascoltare questo progetto anche in chiave live, ma soltanto attraverso lo schermo di un computer o di un cellulare. Il 6 e il 7 infatti andrà in scena il “Madison Beer Presents: LIFE SUPPORT IN CONCERT”, un concerto completamente grafico e trasmesso in streaming in tutto il mondo in collaborazione con Headliner. Lo show si terrà su www.headliner.live in cinque distinti fusi orari. I biglietti sono acquistabili QUI. In Italia il concerto sarà visibile domenica 7 marzo alle ore 21:00.