L’artista e produttore Holograph – nome d’arte di Dario Marturano – torna con un nuovo EP che unisce analogico e tecnologia, memoria e futuro. “I/O”, disponibile da oggi in vinile e digitale.
A dieci anni dal debutto, Holograph riemerge con “I/O”, un EP concettuale e immersivo in uscita mercoledì 29 ottobre, disponibile in vinile – con i due inediti Domani e Blister – e in digitale, dove si completano i tasselli narrativi con Cielo Black e Labirinto. L’opera, scritta e prodotta interamente da Dario Marturano, rappresenta un punto di snodo nella traiettoria dell’artista: un ponte tra le radici analogiche dei primi esperimenti e la consapevolezza digitale di oggi.
“I/O” — acronimo di input/output — sintetizza la filosofia alla base del progetto: assorbire, trasformare, restituire. In questa logica di scambio costante, il suono di Holograph diventa un organismo vivo, in equilibrio tra introspezione emotiva e costruzione tecnologica. Le quattro tracce del lavoro si muovono come capitoli di un dialogo fra memoria e presente, in cui l’elettronica si fa linguaggio dell’esperienza e la voce umana, per la prima volta in italiano, diventa suo contrappunto emotivo.
L’apertura è affidata a Domani (feat. Kaliae), una traccia che gioca sulla tensione tra il sitar e la distorsione elettronica, come se due mondi — spirituale e digitale — si riflettessero in un unico specchio sonoro. Blister (feat. Futura Cimice) esplora invece la dimensione più visionaria dell’EP, con glitch, synth e pattern ritmici che evocano un universo sospeso tra intelligenza artificiale e poesia sintetica.
Cielo Black (feat. Charlotte Cardinale) rappresenta un salto nel vuoto, il suono dell’abbandono e del coraggio di riscrivere la propria rotta. Labirinto (feat. Cad) chiude l’opera come una reliquia sonora: un brano scritto oltre quindici anni fa, recuperato da vecchi hard disk e rimodellato con le tecniche di oggi, in una sorta di archeologia musicale che collega le origini di Holograph al suo presente.
L’intero progetto è stato mixato e masterizzato da Mattia Cominotto (Greenfog Studio), con fotografie di Anna Pfeiffer e artwork firmato da Irene Powder, a completare un’estetica coerente con l’identità visiva e sonora del produttore.




