Il nuovo album di Amalfitano propone 12 tracce che intrecciano riflessioni sulla vita, l’amore e la fine del dolore, con un percorso sonoro che fonde cantautorato italiano, rock alternativo e influenze anglo-americane.
Amalfitano presenta al pubblico Sono morto x 15 giorni ma sono tornato perché l’amore è, un progetto discografico che si sviluppa in 12 tracce e costituisce un articolato viaggio emozionale attraverso la riflessione sentimentale e l’analisi di un mondo sempre più complesso e imprevedibile. Il cantautore affronta l’amore da prospettive diverse, spesso contrapposte, delineandone gli aspetti più difficili da comprendere e restituendo una visione in cui la fine non coincide con perdita o lutto, ma con un superamento del dolore e una riscoperta della vitalità emotiva.
Questo è un album che parla di fine ma la mia intenzione è stata quella di trattarla in chiave positiva. Non si tratta della fine dell’amore o della bellezza, bensì della fine del dolore. Non voglio definirlo un disco di rinascita né un concept album, ma c’è un filo sottile che unisce le canzoni: l’amore come elemento fondante, capace di trasformare ogni esperienza, ogni giorno difficile, in opportunità di crescita e percezione del mondo.
L’album si apre con Mille volte sì, traccia dinamica e gioiosa che celebra la forza delle relazioni sentimentali e la capacità dell’amore di trasformare ogni difficoltà in occasione di rinascita. Segue AZZURRISSIMO, brano dalle sonorità country-mediterranee, in cui la fusione tra influenze americane e cantautorato italiano genera una cornice sensoriale intensa e poetica, dove colori e odori si confondono in un’esperienza quasi mistica.
In L’Iliade, Amalfitano propone un dialogo tra la propria quotidianità e la classicità epica, confrontando solitudine, relazioni finite e riflessioni sul destino con la narrazione della caduta di Troia e il percorso di Achille. Con Siamo tutti cattivi, invece, il cantautore si confronta con la contemporaneità, evidenziando l’egoismo e l’indifferenza di un mondo sempre più abituato alla superficialità e alla sopraffazione.
Fai come vuoi è caratterizzata da un assolo di armonica di Francesco Bianconi e intreccia narrazione fantastica e riferimenti culturali, tra Jacques Brel, Corto Maltese e Piero Ciampi, riflettendo sull’egocentrismo e sull’assenza dell’amore autentico. Holy drinkard, unica traccia in inglese, utilizza synth e timbro metallico per richiamare la leggenda del santo bevitore, offrendo leggerezza apparente ma contenuti profondi.
L’anteprima Aznavour affronta addii e transitorietà, mentre Vai a costruire le campane, dedicata al figlio dell’artista, propone un dialogo tra dominio e accettazione della vita, ispirandosi all’immaginario del film Andreij Rublev di Tarkovskij. Cosa dolce richiama la bellezza della semplicità, trasformando giorni di dolore e pioggia in momenti di serenità, mentre cinquesette affronta ansia, alcolismo e solitudine, e L’ultimo concerto diventa riflessione sulla carriera e sul rapporto con la musica dal vivo. L’album si chiude con I titoli di coda scorreranno sul fiume Tevere, traccia strumentale che accompagna l’ascoltatore con un beat cadenzato e sonorità acustiche, suggerendo un saluto poetico e meditativo.

Oltre alla musica, Amalfitano arricchisce il progetto con una serie di disegni personali che hanno ispirato la scrittura dei brani. Questo approccio unisce microcosmo e macrocosmo, in una filosofia simile a quella rinascimentale, ma filtrata attraverso la non-tecnica dello scarabocchio, conferendo al disco un’impronta autentica e personale.
I miei disegni rappresentano i posti in cui sono stato, i libri che ho letto, le immagini che voglio vedere. La copertina ritrae l’ombra di un Pan che si trasforma in bambino, due vite in una: una eterna, che conosce i segreti del mondo, e una nuova, che sta scoprendo la vita.
Amalfitano porterà in tour i brani dell’album a partire da dicembre 2025, con date confermate al Monk di Roma, Duel Club di Napoli, Officina degli Esordi di Bari, Santeria Toscana 31 a Milano, Spazio 211 di Torino, Glue di Firenze e Locomotiv Club di Bologna. I biglietti sono disponibili su OTRLIVE.




